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Rpg Video Games Reviews

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EleX - Recensione

Updated: Sep 17, 2019

INTRO. ("Come Gothic ma 1000 anni dopo") E' un miracolo che 30 persone riescano a fare un gioco così. Devo dire che ELEX comunque è l'unico RPG che mi ha sorpreso dopo l'uscita del così detto capolavoro della CD-Project. Piranha o non Piranha, Gothic o non Gothic questo ELEX è super ambizioso ma non è affatto per tutti. E' ancora un titolo fan-service in quanto Elex ha comunque tutti i pregi e i difetti di tutti i giochi PB, partendo dal lontano Gothic 1 ma escludendo Gothic 2 che per molti è l'RPG per eccellenza sotto tutti i punti di vista dopo Fallout 2, Deus Ex e Planescape: Torment. Quindi se non siete dei fan dei PB lasciate perdere. Elex è più concentrato, più curato rispetto ai precedenti Risen ed è sicuramente migliore di quell'abominio di Risen 2. E' sicuramente migliore di Risen 3 che nonostante sia stato un gioco piacevole ma facilmente dimenticabile dato il suo sviluppo spigoloso e a tratti approssimativo. Quindi DOMANDA DA 100000€. ELEX E' FINALMENTE IL DEGNO EREDE DI GOTHIC?

ESPLORAZIONE. Devo dire che il mondo è fantastico, l'esplorazione è godibile e il jetpack è un'innovazione al dir poco rivoluzionaria. Infatti l'intera mappa è stata costruita e forgiata a mano per fare in modo che il jetpack venga utilizzato nel migliore dei modi. Quindi aspettatevi un'esplorazione verticale davvero memorabile. Qui non si tratta più di esplorazione orizzontale ma di esplorazione VERTICALE: <Ehi dove porta quella strada? Aspetta posso volare lassù quell'altopiano! Cosa ci sarà mai?!>.La mappa d'altro canto a volte potrebbe sembrare vuota, visto che alcune locations potevano essere riempite con qualcosa di più interessante, invece abbiamo delle locations alla Skyrim (vuote e senza background). La mappa ha una funzionalità strettamente legata al jetpack e non regala delle viste mozzafiato o dei panorami memorabili. Il tutto sembra piatto e poco ispirato nella composizione artistica del terreno. Sembra quasi che la mappa sia stata costruita appositamente e solamente per l'utilizzo del jetpack riducendo il mondo di gioco ad una sorta di sandbox, sacrificando quindi tantissimo l'immersione che era tipico dei prodotti PB. Aggiungerei che il mondo non sembra affatto molto organico e "vivo" dal punto di vista di avanzamento della storia. Se nei Gothic ad ogni capitolo i mostri, npc e quest cambiavano posizione dando l'illusione che ad ogni evento di progressione della storia principale gli npc avessero una vita propria, in Elex questo non succede. Si certo nel capitolo 4 magari si vedono più Albe rispetto ai capitoli precedenti ma non è così radicale il cambiamento. Tutto questo perchè le quest secondarie sono esageratamente lontane rispetto alla quest principale che risulta quest'ultima in una sorta di vendetta personale.

TRAMA. Ok per quanto riguardo alla trama non vorrei dire nulla per ragioni di spoiler. Diciamo che "il destino di Magalan" ricorda moltissimo "il destino del mondo" in Gothic 3. Fino alla prima metà del 4 capitolo la trama principale si basa nel comprendere le ragioni per cui Jax è stato vittima di un complotto messo in atto dagli alti ranghi delle Albe. Poi dalla seconda metà del quarto capitolo Jax si ritrova ad affrontare una scelta legata al futuro del pianeta. La trama comunque pur non essendo originalissima, è stata scritta in modo tale che possa sembrare il più intrigante possibile. E' evidente che gli scrittori hanno fatto di tutto per rendere il lore e la trama il più complessi possibili e io sto dalla loro parte ma ho visto di meglio sinceramente. Ci sono un paio di buchi di trama che vanno riempiti. Trama buona si ma non di alto livello.

COMPONENTE RPG. Per quanto riguarda l'elemento RPG dove io pesto pesantemente quando scrivo queste recensioni invece posso dire che siamo agli stessi livelli di Fallout New Vegas ed è un bene. Le conseguenze delle proprie azioni durante la trama principale sono credibili (più o meno) e influenzano solo la trama stessa e e NON... e ripeto... NON IL MONDO DI GIOCO. La componente ruolistica mi ricorda tantissimo The Witcher, anche se qui il sistema è più semplificato e meno ramificato.

(Premessa! Io ho giocato ELEX facendo in modo tale che il mio attributo di freddezza fosse il più alto possibile per motivi di massimizzazione dell'efficienza della build del personaggio. Avere un punteggio di freddezza alto comporta ad un ridimensionamento delle scelte di dialogo, quindi in poche parole non ho potuto sfruttare tutte le sfumature ruolistiche). A volte in altri RPG le conseguenze delle proprie azioni le si vedono subito dopo pochi minuti, qui invece funziona come The Witcher: <Se aiuto i Clerics, i Berserkers allora in futuro si arrabbieranno>. Però non capisco come mai i dialoghi abbiano alti e bassi. I personaggi principali hanno delle linee di dialogo interessanti e in generale i dialoghi in ELEX sono molto lunghi! Ma in molti casi questi dialoghi vanno a mascherare senza alcun successo la poca originalità di alcune quest secondarie che vengono sbloccate da npc che non hanno alcun peso narrativo, ponendosi come distributori di quest come in Gothic 3. Stessa cosa vale per il doppiaggio: alcune voci sono davvero buone e altre invece sono imbarazzanti. Attenzione di quest secondarie ce ne sono tante e il 50% di queste sono interessanti e di pari passo ci sono anche dei bei dialoghi (altrettanto lunghi) che risultano piacevoli e ricchi di informazioni e che fanno di tutto per farci immedesimare in Jax o in altri personaggi secondari. Le quest dei compagni esattamente come tutte le quest del gioco hanno degli alti e bassi: Caja, Ray e Nasty hanno delle quest importanti che si collegano alla trama principale mentre le quest di Duras e Falk per quanto cerchino di essere interessanti alla fine risultano dimenticabili nonostante presentino alcune piccole sorprese. Invece Arx e U4 hanno delle quest davvero orribili che risultano essere delle quest alla MMO: <Vai li e uccidi quei cattivi che spawnano li appositamente per essere uccisi>. E ora che ci penso, alcune quest secondarie hanno, come per esempio in Dragon Age Inquisition, un certo sapore MMO. Invece altre quest sono l'esatto opposto, ovvero hanno un contesto narrativo ben piazzato ma che a livello di gameplay risultano in un semplice: [PORTA OGGETTO A ALL'NPC B!] ma che comunque hanno un loro senso. Per esempio le quest della città sotto la cupola (si... hanno riesumato Vengard) alla fine, a seconda delle tue scelte, cambierà l'equilibrio di potere tra le fazioni ad Abessa. Un'ultima osservazione da fare è che non saranno solamente le scelte ad influenzare il futuro ma anche l'inazione! Esatto! Il non completare alcune quest comporterà a delle conseguenze. Faccio un piccolo esempio: Nella base dei chierici c'è Anna che ci assegna un incarico che prevede la sostituzione di alcuni cip di programmazione dei mech che fanno da guardia cittadina. Questi mech sono stati impiegati per la sicurezza della fortezza poichè di chierici oramai non ce ne so più perchè molti sono caduti in battaglia. Se non portiamo a compimento questo incarico vedremo dopo 2-3 giorni alcuni mech attaccare gli abitanti della fortezza e in seguito Anna ci rimprovererà. I mech durante il malfunzionamento ovviamente verranno distrutti e quando Ulbricht (comandante dei chierici) farà un assalto frontale ad un Convertitore Alba, non avrà mech a sufficienza per effettuare un assalto efficace e quindi morirà! A livello di gameplay è semplicemente una quest che si riduce a: PORTA QUESTO OGGETTO AD ANNA ma ha un effetto domino che si ripercuote su un'altra quest.

COMBATTIMENTO. Il combattimento sulla carta è fatto bene ma tecnicamente no. Il combattimento è copiato spudoratamente da Dark Souls ma con animazioni più lente da gestire, una stamina più affaticante, che forza il giocatore ad adottare alla fine una filosofia più metodica che action. La lentezza del combattimento è un male si ma essa ti abitua ad effettuare strategie più programmate, cioè nel senso che i colpi raggiungeranno il nemico un paio di frames più tardi dall'input, costringendo il giocatore a pensare a priori. Da tenere in considerazione anche la barra delle combo in basso a sinistra che ricorda moltissimo Street Fighter: ad ogni colpo concatenato correttamente, la barra si riempirà man mano. Se cliccate ripetutamente senza andare a tempo con le animazioni, allora la barra non si caricherà. Questo spinge il giocatore a dosare meglio i suoi attacchi, rispettando un tempo ben preciso e ad ottenere una certa consapevolezza sul campo di battaglia. Una volta riempita la barra, il giocatore potrà effettuare un'attacco speciale che farà molto più danno rispetto all'attacco pesante, il quale a seconda dell'arma e dalla taglia dell'avversario, potrà atterrare per pochi. Ci sono sostanzialmente due attacchi: con il tasto sinistro si effettua l'attacco rapido e con E l'attacco pesante. Con Q invece si potrà effettuare l'attacco speciale. Si, i comandi sono orribili tanto che ho provato una combinazione di tasti più adatta a me, ovvero quella di sostituire E e Q con i tasti laterali del mouse. Fortunatamente i PB hanno dato libera scelta al giocatore di modificare tutti i parametri di gioco. Si possono semplificare le combo, i danni ricevuti dai nemici e addirittura si può togliere la stamina. Divertente dall'altro canto il sistema di combattimento con le armi da fuoco. La combinazione di armi da fuoco e jetpack ricorda molto Mass Effect: Andromeda. Il problema di ELEX è che purtroppo le animazioni sono orribili e poco naturali. Purtroppo siamo nel 2017 e un motore come il Genome Engine è oramai da rottamare. Per colpa di queste animazioni legnose e poco ridefinite, il sistema di combattimento melee diventa frustrante specialmente nelle prime ore di gioco e non importa quanto uno sia fan o meno, ci vorrà tempo per adattarsi. La crescita del personaggio è fatta bene e le build delle tre fazioni come da tradizione sono rispecchiano le 3 famigerate fazioni. Il problema è che nella schermata delle stats e delle abilità non ci sono informazioni utili che rendono l'idea degli effetti delle singole abilità. Alla fine ELEX è un gioco che punta tantissimo e riesce a stento a porgersi come colosso degli RPG. La tecnologia del Genome Engine non fa giustizia alle belle meccaniche di gioco ma in compenso ELEX regala un'esplorazione divertente ma monotona, una storia coinvolgente ma già vista, una componente RPG che ha fatto passi in avanti e ad un sistema di combattimento ben concepito ma penalizzato da animazioni scadenti. I fan dei PB ritroveranno comunque lo spirito di Gothic in questo ELEX, potendosi dimenticare quei due Risen che sono stati una delusione. Comunque il gioco è sconsigliato a tutti gli altri giocatori meno pazienti nell'immergersi in una ambiente altamente ostile e fuori dalla loro portata, non tanto per abilità ma per pazienza. Se ci si può permettere di dare un consiglio ai leggendari Piranha Bytes, senza alcun dubbio sarebbe quello di espandere il personale, di cambiare motore grafico e di aumentare il budget. E' evidente che ELEX sulla carta propone delle meccaniche interessanti ma lo sviluppo è segnato da una mancanza di risorse umane, tecnologiche ed economiche che fanno la differenza. Ovviamente però la questione è molto delicata per una softwerehouse di piccole dimensioni.



Game is so so!



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